FIL-felicità interna lorda

La bellezza di tutto ciò che l’Uomo può desiderare non è essa stessa una ricchezza? Questa è la domanda che Ndò, un barbone che ritaglia stralci di cartone per strada, pone ai passanti. Un personaggio di destra e uno di sinistra incapaci di trovare un dialogo autentico, ridotti a esprimere le proprie ideologie attraverso slogan e luoghi comuni, saranno portati quasi per caso, grazie all’incontro con Ndò, a riflettere e a mettere in discussione le proprie convinzioni. Cos’è più importante per la felicità di una persona? La ricchezza, misurata dal Pil o il patrimonio individuale di relazioni e riflessioni?

FIL (Felicità Interna Lorda) è il tentativo teatrale di dare una risposta umana alla crisi economica globale che stiamo attraversando. Una riflessione sul concetto di “valore”, ponendo l’attenzione sia al significato economico del termine sia a quello umano, legato cioè a ciò che ci procura felicità e reale benessere.

È vero che più si produce più si crea benessere? È davvero importante la corsa all’aumento del PIL alla quale tutti siamo consapevolmente o inconsapevolmente chiamati a partecipare? È importante per la ricerca della felicità individuale trovare dei valori diversi per ogni individuo? Abbiamo desideri autentici o è il mercato a determinarli? Questa commedia pone quesiti più che azzardare risposte.

I personaggi che la abitano vivono e agiscono nella Scena di Alessandra Gabriela Baldoni fatta di sabbia e cartone, atmosfera surreale che ci ricorda lo scorrere inesorabile del tempo e la futilità dell’affannarsi umano. Le musiche originali sono composte ed eseguite dal vivo da Giacomo Toni.