Professionisti Emergenti
Targa Tragos 2006
… che si rivolge a professionisti dello spettacolo dal vivo che si siano distinti, nonostante la giovane età, per le loro interpretazioni in qualità di attori o per la realizzazione di scenografie e/o costumi per la messa in scena di opere in ambito teatrale o della lirica.
Concorso Europeo per il
Teatro e la Drammaturgia Tragos
Durante la Manifestazione di Premiazione dei vincitori dell’VI edizione del “Concorso Europeo di Drammaturgia Tragos” in ricordo di Ernesto Calindri, svoltasi l’8 maggio del 2006, presso il Salone Bracco del Circolo della Stampa di Milano – C. Venezia 16, Pro(getto)scena ha conferito la “Targa Tragos 2006 – Attore Emergente” all’attore Simone Toni, diplomatosi presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
La Targa è stata consegnata alla presenza dell’Assessore Sport Giovani del Comune di Milano, Aldo Brandirali e di: Maurizio Acerbi (Giornalista), Paolo Bosisio (Ordinario di Storia del teatro e spettacolo – Università Statale di Milano); Aleardo Cagliari (direttore teatro della memoria); Liliana Feldmann (attrice); Giuseppe Gallizzi (Presidente Circolo della Stampa di Milano), Gastone Geron (critico teatrale), Maria Gabriella Giovannelli (Presidente Pro(getto)scena e ideatrice del Concorso); Vito Molinari (Regista), Viviana Persiani (Giornalista); Marisa Valagussa (Dirigente Ufficio Scolastico per la Lombardia).
A colloquio con Liliana Feldmann
Liliana Feldmann: Come è cominciata la tua storia nei confronti del teatro?
Simone Toni: Vorrei essere brevissimo. La mia storia è stranissima, ho cominciato dal mondo della musica, ho fatto il Conservatorio che poi ho interrotto per entrare alla Scuola del Piccolo Teatro, per cui sono partito dalla musica, dal mondo dell’opera. Da lì si apprezza il palcoscenico, si entra nel teatro da dietro le quinte per cui poi diventa un sogno arrivare sulla ribalta, cosa che è successo a me. Sono stato preso alla Scuola del Piccolo, ho conosciuto grandi maestri, tra i quali c’era anche il maestro Bosisio che era un mio insegnante di storia del teatro, il maestro Luca Ronconi, il maestro Gianfranco De Bosio … Io sono tra i fortunati nel senso che ho sempre lavorato da quando sono uscito da scuola e già a scuola perché la scuola del Piccolo Teatro è all’interno della struttura del Piccolo Teatro e tende a mettere immediatamente i suoi allievi nel mondo del lavoro, di conseguenza per me è stata una fortuna perché sono già al dodicesimo spettacolo con Luca Ronconi, al terzo con Gianfranco De Bosio. Ho lavorato con Mariangela Melato già due volte, Anna Proclemer, Giorgio Albertazzi, e quindi per la mia età sono contento del mio curriculum.
Liliana Feldmann: L’ultimo lavoro?
Simone Toni: Adesso siamo in scena al Teatro Giorgio Strehler con “Lo specchio del diavolo” Giorgio Ruffolo che è un esempio di drammaturgia contemporanea, è anche l’esempio di come anche un grande regista diventa drammaturgo dei testi che affronta, è un saggio di economia che Ronconi con la sua grande capacità di rendere battuta teatrale qualsiasi cosa, è riuscito a mettere in scena in modo molto divertente e non scolastico.
Liliana Feldmann: Quali sono i tuoi prossimi impegni?
Simone Toni: Un attore medio professionista lavora mediamente due mesi all’anno e con questo deve riuscire a sopravvivere tutto l’anno. Io sono tra quelli che lavorano un po’ di più, ma non so esattamente cosa farò nella prossima stagione: ho varie proposte… Io volevo dire un’ultima cosa, che non è un consiglio perché non posso dare consigli, ma è un incoraggiamento agli attori di recitare e agli autori di scrivere, di collaborare perché con tutto il rispetto per le generazioni che hanno il controllo, bisogna andare avanti, avere un obiettivo chiaro e prima o poi quell’obiettivo si raggiunge. Grazie.
N.B Le note biografiche sono pubblicate come inviate dall’autore e risalgono all’epoca del conferimento del Premio